Siculiana è un comune di 4.716 abitanti della provincia di Agrigento.
Sito su una fertile collina, Siculiana si distingue per la ricca produzione di uva, mandorle, ortaggi, frutta e cereali. Spiccato è l'allevamento di ovini grazie alle numerose aree adibite a pascoli.
Il nome deriva dal latino Siculius che significa "di gente sicula". In epoca araba era già esistente un casale fortificato che nel secolo XI venne distrutto dai Normanni.
Nel 1310 il signore Federico Chiaramonte barone del borgo fece costruire un Castello che divenne sua fissa dimora. L'attuale centro venne fondato a partire dal XV secolo dal nobile catalano Gilberto Isfar.
In seguito esso fu possesso prima della famiglia Bosco poi dei Filangieri e infine della famiglia Bonanno alla quale rimase sino all'abolizione del regime feudale.
Nel settore monumentale citiamo la Chiesa Madre di gusto barocco dedicata a S. Leonardo che racchiude la cappella del SS. Crocifisso patrono del paese e la cinquecentesca eretta a scopo difensivo.
Nome illustre fu quello di Vincenzo Sinagra (1899-1973) insigne giurista che insegnò nelle Università di Catania e Palermo e si occupò dei problemi concernenti il Diritto del lavoro.
Sono poche e frammentarie le notizie sulla sua fondazione, ma è ormai certo che Siculiana ha origini antichissime che si fanno risalire intorno all'anno Mille. Secondo alcuni studiosi il suo nome deriverebbe dalle parole arabe Suq-al-Jani (mercato di Giovanni) attribuendo dunque agli arabi la sua fondazione; secondo altri il suo nome deriverebbe dalle parole latine Siculi Janua (porta della Sicilia) che è comunque da riferirsi all'attuale Siculiana Marina dove sono stati rinvenuti capaci silos per la conservazione del grano. Secondo Cluverio, Vibio, Stefano Bizantino ed altri, sulla collina dove è posto il castello, nella sottostante pianura fino alla foce del Canne, si estendeva l’antica città di Camico. Dove oggi è il castello, fu la reggia di Cocalo, re dei sicani ed in essa fu accolto Dedalo fuggiasco da Creta, che rese inespugnabile la città e sicura la reggia dove Cocalo depose tutte le sue ricchezze.